L’acquisto del cuore
L’acquisto della seconda casa negli anni ha assunto diverse declinazioni. Da l’abitazione dove trascorrere le proprie vacanze a quella da comprare per i figli che crescono, fino al bilocale da mettere a reddito. Acquisti che vanno definiti di volta in volta in base alle necessità della famiglia e al proprio piano di investimenti. La forte propensione degli italiani per l’immobiliare, che ne fa per oltre l’80% proprietari della prima casa e anche investitori nel mattone, ha subito uno stop durante la crisi.
La seconda casa per le vacanze è un acquisto “del cuore”, così sostengono da sempre molti esperti del mercato. Non si compra una casa al mare o in montagna pensando al reddito che si può ricavare mettendola in affitto, ma valutando che quello è il posto dove si vuole passare il proprio tempo libero.
Il cambio di mentalità
Questo mercato oggi è cambiato anche per via della diversa mentalità delle nuove generazioni. Infatti non vogliono più passare le proprie vacanze sempre nello stesso posto, ma puntano su l’affitto perché più dinamico. Archiviata almeno in parte la crisi immobiliare, la seconda casa ha ritrovato parte del suo appeal. Grazie soprattutto al ridimensionamento delle quotazioni. Oggi molte sono le occasioni nelle località di vacanza, con prezzi scesi in media del 30% nei quasi dieci anni della crisi e con una preferenza degli italiani per la casa in montagna rispetto a quelle al mare, al lago o in campagna.
La valutazione del rendimento
L’investimento immobiliare rende sempre meno, una volta tolte tasse, imposte e spese di manutenzione. Ma l’acquisto del bilocale da mettere a reddito, solo se di qualità ed in zone ben servite, può essere ancora una valida alternativa ad altri tipi d’investimento che negli anni hanno visto ridursi sempre più il proprio rendimento.
I costi di un appartamento da mettere a reddito in città variano sensibilmente. Il consiglio degli esperti è di scegliere un’abitazione di qualità, in zone ben servite dai mezzi pubblici e magari vicine alle Università. Oggi i canoni sono stabili e negli appartamenti più studenti pagano cifre elevate. Bisogna mettere in conto il rischio di trovare dei danni o comunque poca attenzione da parte degli inquilini. Siccome la domanda resta forte e si concentra tra Roma, Milano e Torino, il ritorno lordo di una casa che si affitta a studenti universitari si avvicina al 5-6 %.
Prima di investire bisogna fare sempre un analisi accurata che contempli la spesa da sostenere in termini di acquisto. E’ necessario prendere informazioni sulla zona e su altre vendite, dei costi per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’appartamento e il rendimento che si vuole ricavare.
Dott. Vito De Marzo
Educatore Finanziario
Intermediario Assicurativo Finanziario
Consulente Comaan