Nel mondo bancario la chiusura saldo e stralcio è spesso utilizzata come tipologia di chiusura dei finanziamenti nei casi in cui un cliente presenti difficoltà nel rimborso e non possa più procedere al regolare pagamento delle rate.
Il saldo e stralcio immobiliare è una procedura, vantaggiosa per il creditore, per il debitore e per un eventuale possibile acquirente. Quetsa gli consente di comprare una casa pignorata senza partecipare all’asta. E’ un accordo che chiude, pacificamente, una diatriba tra il debitore e il creditore. Quest’ultimo, con il vantaggio di un pagamento certo ed immediato, concede al debitore di pagare un debito in misura ridotta.
Il debitore.
Il debitore, dopo la proposta saldo e stralcio, si impegna a versare una somma ridotta rispetto al debito che aveva contratto inizialmente. In questo modo il creditore rinuncerà ad eventuali azioni esecutive, come per esempio un pignoramento, nei confronti del debitore. Si tratta di una soluzione di chiusura bonaria del debito perché evita alla banca di dover andare in giudizio risparmiando così esose spese legali, lungaggini burocratiche e, contemporaneamente, evita al debitore di essere sottoposto ad una procedura esecutiva.
Come avviare la procedura?
Per avviare la procedura di saldo e stralcio è necessaria una trattativa con la banca pignorante (creditore). Se, ad esempio, Caio ha un debito residuo di 200 ed è disposto a pagare per la casa pignorata 180, la banca potrebbe essere disposta ad accettare, rinunciando a quella differenza di 20, per chiudere prima la posizione di sofferenza di Caio. Si dice saldo e stralcio perché permette di saldare il debito, ottenendo lo stralcio della propria posizione in sofferenza, senza conseguenze per quei 20, come da esempio, che non si sono saldati. Nella vendita all’asta, invece, se il prezzo ricavato è inferiore, la posizione del debitore per ciò che residua non è mai stralciata, ma continua ad esistere.
Tornando all’esempio, in caso di vendita con asta e conseguente ricavo inferiore, quindi 180 anziché 200, il debitore non sarebbe libero da quei 20 di residuo ma continuerebbe ad essere in una posizione di sofferenza.
Come fare la proposta di saldo e stralcio
L’accordo di saldo e stralcio può avvenire sia tra privati (ad esempio nel caso di mancato pagamento di una fattura) che tra un privato e una banca (per esempio nel caso di un mancato pagamento di un mutuo). In tutti e due i casi, riguardo alla forma da adottare, quella scritta è raccomandabile. Nel caso in cui, inizialmente, l’accordo sia stato redatto in forma scritta, anche il saldo e stralcio dovrà essere scritto.
La lettera.
Tutti i patti successivi e modificativi di un contratto, infatti, devono rispettare la stessa forma utilizzata per il primo. Diversamente, nel caso si andasse in giudizio, la prova di tale intesa risulterebbe difficoltosa se non impossibile da provare.
Ci si deve procurare un fac simile saldo e stralcio, utilizzato per scrivere una lettera saldo e stralcio, che poi dovrà essere inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, PEC o può essere consegnata di persona all’istituto di credito che ha concesso il prestito (per questa seconda opzione, data l’emergenza sanitaria attuale, consigliamo di informarsi con il proprio istituto di credito riguardo ai comportamenti da adottare per recarsi allo sportello).
Cosa scrivere?
Nella lettera, solitamente, ci si riferisce ad un contratto specifico, di cui si riporterà la data e di cui si nomina il credito specifico a cui si fa riferimento.
La richiesta di un pagamento a saldo e stralcio dovrà corrispondere ad una determinata somma. La lettera si concluderà con la data e la firma di colui che propone il saldo e stralcio a chiusura della sua posizione debitoria. Ovviamente il destinatario della proposta è libero di accettarla o rifiutarla.
Questa procedura, infatti è inquadrata dalle parti come una transazione, non come una modifica del primo contratto perché nell’ipotesi in cui il debitore non adempisse neanche a questo accordo, il creditore potrebbe tornare a pretendere la somma originaria (l’intera somma). Se il creditore delibererà di accettare la proposta, dovrà inviare l’accettazione per iscritto al debitore tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC. Va da sé che c’è sempre l’obbligo del debitore di onorare la proposta nei modi e termini consoni alle sue esigenze (con un versamento immediato o rateale); esigenze che sarebbe opportuno evidenzi nella lettera stessa.
Saldo e stralcio: i vantaggi.
La procedura del saldo e stralcio immobiliare ha molteplici vantaggi:
- per il creditore perché ha la possibilità di recuperare, rapidamente, parte del proprio capitale, senza attendere l’esito della vendita all’asta i cui tempi sono, oggi, ancor più lunghi a causa della crisi sanitaria;
- per il debitore perché può ottenere, in tempi brevi, l’esdebitazione e tornare ad avere nuovi finanziamenti in futuro perché rientrerà nell’elenco dei buoni pagatori;
- per l’eventuale acquirente perché potrà ottenere una consistente riduzione della spesa e delle tempistiche per l’acquisto dell’immobile