Come affronatere il lavoro da casa: lo smart working. Senza ombra di dubbio, accelleratore di rilievo nel 2020 per la trasformazione digitale del mondo del lavoro. “Lavoro agile” e “smart working” due termini che hanno visto crescere la propria fama con il dilungarsi della crisi sanitaria in corso.
L’inizio di questo anno porta ancora gli strascichi di tutti i cambiamenti che sono avvenuti nel 2020. Sicuramente uno degli ambiti che è stato tra i più trasformati è il mondo del lavoro. Oggi tutti sappiamo bene che cosa significhi “lavoro agile” oppure “smart working”. Termini che fino all’inizio dell’anno passato, ben pochi conoscevano.

Alcuni dati sulla funzionalità dello smart working.

L’Osservatorio Smart working del Politecnico di Milano, ha constatato che:

  • il 68% dei lavoratori è riuscito da remoto a svolgere tutte le attività.
  • il 29% non è riuscito a svolgere solo una parte delle attività, spesso a causa della mancanza di dati digitalizzati.
  • solo il 3% non è riuscito a portare avanti la maggior parte delle attività.

Molti lavoratori hanno dichiarato di aver apprezzato i vantaggi dello Smart Working e di voler continuare a praticarlo anche al termine di questa eccezionale situazione dovuta alla pandemia.

La crescita di autonomia e la possibilità di dimostrare con i risultati effettivi il proprio valore professionale. Queste sono alcune delle caratteristiche che hanno portato lo smart woking nelle grazie dei più.

Le previsioni sul futuro dello smart working.

Una previsione sul futuro del lavoro al passare della crisi sanitaria dimostra come soltanto il 6,4% dei lavoratori statali abbia intenzione di tornare alle stesse modalità lavorative di un tempo. Contrariamente, oltre il 93% vorrebbe proseguire con lo Smart Working. In questa maggioranza, il 27,6% sceglierebbe di lavorare sempre e soltanto da remoto, il 66% vorrebbe bilanciare giornate di lavoro da casa e in presenza.

Inoltre, la larghissima maggioranza dei lavoratori, oltre l’89%, pensa comunque che l’emergenza abbia permesso di acquisire un’esperienza preziosa che vada capitalizzata e sfruttata per il proprio futuro professionale.

Affrontare il lavoro da casa: lo smartworking

Una nuova concezione di lavoro.


In generale i cambiamenti avvenuti nelle dinamiche lavorative nei mesi passati hanno definito un nuovo modo di approcciarsi al lavoro e di considerare il valore del tempo che ogni giorno si utilizza solamente per gli spostamenti, tra traffico e mezzi pubblici.

Ovviamente, anche lo smart working presenta i suoi contro. Per molte persone risulta molto difficile riuscire a capire quando è il momento di fermarsi, prendersi una pausa o anche concludere la giornata lavorativa ad un orario prestabilito. Questo anche per via del sopracitato mancato spostamento nello spazio fisico. Lavorare fuori orario, pensare costantemente al lavoro anche una volta finito è quasi inevitabile quando gli spazi per le attività non sono, per forza di cose, divisi. La situazione si aggrava ancora di più se lo spazio a disposizione è piccolo. Se questo, ad esempio, corrisponde ad una stanza o ad un piccolo e affollato appartamento vista la convivenza con la propria famiglia. Porre la giusta attenzione alle condizioni abitative è quindi oggi più di ieri indispensabile per condurre dignitosamente la propria vita, professionale e privata.

La soluzione: Comaan.


Viste le condizioni economiche e sociali presenti nel nostro Paese, ottenere delle garanzie dagli istituti bancari risulta sempre più difficile. Garanzie proibitive, che castrano qualsiasi istanza di indipendenza: di vita. Non siamo ancora in grado di dire se siano più numerosi i pro o i contro dello smart working, ma da oggi è possibile superare tutti quegli ostacoli che ti tengono lontano dalla tua casa di proprietà. Come? Con Comaan. Scopri l’innovativo progetto, affidati alla metodologia rent to buy e ottieni la tua casa di proprietà senza richiedere alcun mutuo o finanziamento.

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